Con Disordini Temporo-Mandibolari (DTM) si definisce una patologia muscolo-scheletrica con interessamento delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM) o dei muscoli masticatori o di entrambe. È una sindrome algico-disfunzionale, possiamo quindi distinguere due situazioni differenti: i DTM con dolore e i DTM con disfunzione.
Il dolore può essere: muscolare, articolare oppure presentarsi come mal di testa (cefalea muscolo-tensiva).
Il dolore muscolare di solito è più generalizzato e si avverte ai muscoli masticatori, al collo, nella zona laterale e/o temporale della faccia. Può determinare un senso di affaticamento e pesantezza, con tensione, contrattura muscolare oppure generare dolori a distanza (trigger point). Il dolore articolare è localizzato alle articolazioni temporo-mandibolari (ATM) esattamente davanti all’orecchio.
La disfunzione, invece, può presentarsi con o senza dolore ed è rappresentata da una difficoltà ad effettuare i movimenti della mandibola o incordinazione degli stessi. Può presentarsi con rumori articolari (click, scroscio, crepitio) oppure come una limitazione dei movimenti di apertura e lateralità della bocca, blocchi o deviazioni del tragitto di apertura.
Possono verificarsi episodi di blocchi, sia a bocca chiusa che a bocca aperta.
Molti sono i fattori di rischio che concorrono all’insorgenza dei disordini temporo-mandibolari: trauma, fattori psicosociali, fattori patofisiologici, fattori anatomici.
Il trauma può essere diretto (un colpo, una caduta ecc..) oppure indiretto come il colpo di frusta. Inoltre per trauma si intende anche il microtrauma determinato dal bruxismo che genera un sovraccarico alle articolazioni provocando problematiche sia all’ATM sia ai muscoli.
Spesso sono presenti anche fattori psicosociali, emotivi e comportamentali come situazioni di stress, ansia e depressione. Inoltre possono esserci anche altre patologie concomitanti, dolore al collo (cervicalgia) e/o alla schiena, mal di testa, acufeni, insonnia, OSAS (apnee ostruttive del sonno), ecc…
È importante inoltre sapere che NON vi è nessuna evidenza scientifica che attesti il rapporto tra la tipologia di occlusione dentale e l’insorgenza dei disordini temporo-mandibolari. Le cosiddette “malocclusioni” quindi non hanno nessun potenziale dannoso riguardo ai DTM!
Ciò che invece è dimostrato scientificamente è la correlazione dei DTM con le parafunzioni, tra cui il bruxismo.
È una parafunzione con un’attività dei muscoli masticatori caratterizzata da:
Il bruxismo può essere notturno ma anche diurno.
Oltre al bruxismo vi sono altre parafunzioni che rappresentano fattori di rischio per i DTM come l’onicofagia (mangiarsi le unghie), le disfunzioni linguali, la deglutizione atipica, tic orali, oppure abitudini come masticare il chewing-gum.
L’approccio di trattamento Zhen-Ortho utilizza un percorso di terapia integrata per il dolore oro-facciale e nei disordini temporo-mandibolari; si articola in più step a seconda della problematica presente. In tutti i casi inizia portando attenzione e consapevolezza sulle parafunzioni e abitudini dannose che si sono instaurate: aumentare la percezione sulla propria bocca è fondamentale!
Un altro aspetto importante riguarda la riduzione dello stress che spesso è uno tra i principali fattori di rischio: utilizziamo un protocollo preciso per la prevenzione e la terapia nei pazienti che soffrono di bruxismo (serramento o digrignamento dei denti) con percorsi di riduzione dello stress/ansia e inquadramento dei comportamenti nocivi per il sistema stomatognatico.
I trattamenti che utilizziamo per i DCM sono:
La prima visita e il colloquio sono importantissimi per capire il tipo di problematica, solo dopo la raccolta dell’anamnesi e dati clinici sarà possibile capire insieme il percorso terapeutico migliore e personalizzato.